La TRISTE Esistenza di un Malato mentale nel Medioevo



Nel Medioevo, le concezioni riguardanti i disturbi mentali erano molto diverse rispetto a quelle attuali. La comprensione della malattia mentale era influenzata da credenze religiose, superstizioni e mancanza di conoscenze mediche adeguate.

Le persone affette da disturbi mentali nel Medioevo venivano spesso considerate "pazzi" o possedute da demoni. Erano viste come deviate dalla norma e spesso subivano un forte stigma sociale. Poiché non c'era una comprensione razionale delle malattie mentali, si attribuivano spesso a fattori soprannaturali o punitivi.

Il trattamento variava notevolmente in base alla regione, alla cultura e al periodo storico. In alcune situazioni, le persone affette da disturbi mentali potevano essere isolate, imprigionate o addirittura punite, considerate come persone pericolose o demoniache. 

Talvolta venivano tenute separate dalla società e confinate in luoghi come le cosiddette "strutture per pazzi", che spesso erano poco più che prigioni per coloro che non si adeguavano alle norme sociali.

Tuttavia, non tutti i trattamenti erano negativi. In alcune comunità monastiche o religiose, le persone malate potevano essere accudite e trattate con una certa gentilezza e comprensione. Inoltre, alcune forme di "cura" potrebbero essere state praticate attraverso metodi spirituali, come preghiere o rituali.

In generale, il trattamento delle persone affette da disturbi mentali nel Medioevo era spesso inadeguato, basato su credenze sbagliate e privo di un approccio scientifico o comprensione compassionevole. Fortunatamente, nel corso del tempo, la comprensione dei disturbi mentali è migliorata notevolmente e il trattamento è diventato più umano e basato sull'evidenza scientifica.

ISOLAMENTO

In alcune circostanze, le persone affette da disturbi mentali nel Medioevo venivano isolate dalla società. L'isolamento poteva avvenire per diverse ragioni:

  • Stigma sociale: le persone considerate instabili di mente venivano spesso emarginate e escluse dalla comunità. La società medievale poteva percepire queste persone come pericolose, impure o possedute da demoni, il che portava a una reazione di paura e allontanamento.
  • Confinamento in strutture dedicate: Esistevano luoghi specifici, come i cosiddetti "ospedali per pazzi" o istituti simili, dove le persone malate venivano tenute separate dal resto della società. Queste strutture, spesso simili a prigioni, potevano essere luoghi di confinamento e isolamento.
  • Abbandono: Alcune persone affette da disturbi mentali venivano abbandonate dalle loro famiglie o comunità. Senza una rete di supporto era possibile che la persona con forti disagi poteva finire per vagare in modo errante, aumentando così il proprio isolamento.
  • Esclusione sociale: Anche quando le persone malate non venivano fisicamente isolate, potevano comunque subire l'esclusione sociale. Venivano evitate o trattate con diffidenza dagli altri membri della società.

Tuttavia, è importante notare che le condizioni di trattamento e isolamento potevano variare a seconda della regione e del periodo storico. Alcune persone malate potevano essere prese in cura da familiari amorevoli o comunità religiose, mentre altre potevano finire in situazioni molto più disumane. .

PERCEZIONE

Nel Medioevo, la percezione di una persona con sintomi di disturbi mentali era spesso influenzata da diverse credenze culturali, religiose e superstizioni, poiché la conoscenza medica scientifica era limitata. Le seguenti sono alcune delle caratteristiche o comportamenti che potevano portare a ritenere che qualcuno fosse affetto da disturbi mentali:

  • Comportamento bizzarro o irrazionale: Se una persona manifestava comportamenti strani, fuori dalla norma o incoerenti, poteva essere etichettata come "pazza" o "pazzo". Questi comportamenti potrebbero essere stati interpretati come segno di possesso demoniaco o punizione divina.
  • Allucinazioni e deliri: Le persone che sperimentavano allucinazioni (vedere, sentire o percepire cose che altri non vedevano) o deliri (credenze irrazionali e false) venivano spesso considerate possedute da spiriti maligni o indemoniate.
  • : Le persone con gravi disturbi mentali potevano manifestare comportamenti violenti o agitati, portando ad accuse di essere possedute o sotto l'influenza del male.
  • Apatia e reclusione: Alcune persone con disturbi mentali potrebbero essersi ritirate dal mondo esterno, mostrando una mancanza di interesse o partecipazione alle attività sociali. Ciò poteva essere visto come una stranezza o un isolamento volontario.
  • Comunicazione incoerente: Le persone con disturbi mentali potrebbero parlare in modo incomprensibile o mostrare una comunicazione disorganizzata, che veniva interpretata come segno di follia.
  • Eccentricità: In alcuni casi, semplici eccentricità o comportamenti fuori dal comune potevano portare a etichettare una persona come "pazza".

Ma anche cambiamenti drastici di umore o personalità, come alterazioni improvvisi o estremi dell'umore o della personalità potevano essere interpretati come segni di possessione da parte di spiriti malvagi.  In assenza di spiegazioni mediche razionali, alcuni sintomi fisici o comportamentali potevano essere attribuiti a cause sovrannaturali o spiritiche.

PUNIZIONI CRUDELI

Purtroppo POTEVA CAPITARE che le persone affette da disturbi mentali subissero punizioni estremamente crudeli e disumane. La mancanza di una comprensione accurata delle malattie mentali ha portato a concezioni errate e spesso spaventose riguardo alle cause e alle conseguenze di tali disturbi.

 Ciò portava ad atti di esorcismo e trattamenti spesso violenti e umilianti. In alcuni casi, le persone malate venivano isolate e imprigionate in strutture apposite, simili a prigioni, dove erano soggette a condizioni terribili e abusi. 

Capitava che un malato di mente venisse legato o incatenato per evitare che facessero del male a se stesse o agli altri. Questo trattamento spesso aggravava le condizioni psicologiche delle persone e poteva causare ulteriori sofferenze.

Ovviamente non mancava la religione. Si credeva che le persone affette da disturbi mentali fossero possedute da spiriti maligni o demoni. Gli esorcismi e le pratiche occulte venivano utilizzati per cercare di liberare le persone da queste influenze, ma spesso comportavano violenze e abusi.

 In alcuni casi, le persone venivano sottoposte a metodi di tortura nel tentativo di far "uscire" i demoni o di costringerle a comportamenti ritenuti accettabili dalla società.

In situazioni estreme, le persone con disturbi mentali potevano essere considerate una minaccia per la sicurezza pubblica o per l'ordine sociale e venivano giustiziate.

Vera malattia 

Il riconoscimento dei disturbi mentali come vere malattie è stato un processo graduale e complesso che si è sviluppato nel corso di diversi secoli. Il cambiamento significativo nella percezione dei disturbi mentali come vere malattie iniziò a verificarsi nel XVIII e XIX secolo, con lo sviluppo della scienza medica e della psichiatria moderna.

Questi progressi nel corso dei secoli hanno portato a una maggiore comprensione scientifica dei disturbi mentali e a un cambiamento nella percezione di tali condizioni come vere malattie, meritevoli di cure e trattamenti appropriati.

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