Le Credenze della Vita Extraterrestre nel MEDIOEVO
In un contesto geocentrico, l'idea di vita extraterrestre non era una concezione comune o diffusa. La Terra era vista come un luogo speciale e unico, creato da Dio, e l'attenzione era maggiormente focalizzata sugli eventi terreni e sulla relazione dell'umanità con il divino. La concezione medievale del cosmo era molto antropocentrica, cioè centrata sull'uomo e sulla sua posizione privilegiata nell'universo.
Tuttavia, ci sono alcuni esempi di narrazioni e opere letterarie medievali che fanno riferimento a creature o mondi fantastici, che potrebbero essere interpretati come riferimenti ad una sorta di vita extraterrestre. Ad esempio, alcune leggende medievali contenevano racconti di viaggi in terre lontane e sconosciute abitate da creature strane e fantastiche.
Un celebre esempio è il poema epico "La Divina Commedia" scritto da Dante Alighieri nel XIV secolo. Nell'opera, Dante descrive il suo viaggio attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Nel Paradiso, Dante fa riferimento a diversi ordini di angeli, e potrebbe essere interpretato come una rappresentazione di forme di vita celesti.
Tuttavia, è importante notare che queste narrazioni si basano su concezioni mitologiche o religiose e non riflettono una conoscenza scientifica o un'idea strutturata di vita extraterrestre come la intendiamo oggi.
L'idea di vita extraterrestre come la conosciamo oggi è un concetto che si è sviluppato principalmente nell'era moderna con l'avanzamento della scienza, dell'astronomia e dell'esplorazione spaziale.
Eppure, millenni prima il concetto di vita extraterrestre era presente in alcune culture e mitologie molto prima del Medioevo, tra cui quella sumera.
i Sumeri, un'antica civiltà che fiorì in Mesopotamia intorno al IV millennio a.C., avevano un sistema di credenze e mitologie ricco e complesso. Nella loro mitologia, gli "Anunnaki" erano considerati divinità extraterrestri che provenivano dal pianeta Nibiru e avevano interazioni con gli esseri umani.
Dopo il declino della civiltà sumera e all'influenza prevalente della visione geocentrica del cosmo durante il Medioevo europeo ha soppresso l'idea di creature extraterrestri.
La prospettiva umana sulla possibilità di vita extraterrestre è evoluta nel corso dei millenni, e le concezioni moderne sulla ricerca di vita nel cosmo sono emerse solo con lo sviluppo della scienza moderna e dell'astronomia.
Concetto astratto
Il concetto di vita oltre la Terra era principalmente un concetto astratto e teologico, influenzato dalle credenze religiose e dalle visioni cosmologiche dell'epoca.
Le concezioni sulla vita extraterrestre erano principalmente basate su elementi mitologici, filosofici e religiosi, piuttosto che su conoscenze scientifiche concrete.
La Terra era vista come un luogo speciale creato da Dio per l'umanità, mentre gli astri e gli eventi celesti venivano spesso interpretati come simboli o manifestazioni della volontà divina.
In queste prospettive, la possibilità di vita al di fuori della Terra era considerata raramente o in termini astratti. La concezione medievale del cosmo era molto antropocentrica, cioè centrata sull'uomo e sulla sua posizione privilegiata nell'universo.
Gli astri venivano spesso associati a simbolismi e significati religiosi, piuttosto che ad oggetti concreti di esplorazione o scoperta scientifica.
Molti degli scritti e delle opere letterarie del periodo affrontavano temi teologici, e le speculazioni sulla vita extraterrestre erano spesso collegate a riflessioni filosofiche e teologiche sulla natura dell'universo e la posizione dell'umanità nel creato.
Fu solo con l'avanzare della scienza moderna, l'astronomia, e la scoperta di nuove terre durante l'età delle esplorazioni, che il pensiero sulla vita extraterrestre cominciò a evolversi verso una prospettiva più scientifica e basata sull'osservazione e l'indagine empirica. Tuttavia, questo sviluppo si verificò dopo il periodo medievale.
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