COME si Diventava Cavaliere Medievale?


Una delle figure più iconiche del Medioevo è senz'altro il cavaliere. Nella gerarchia della società medievale erano considerati parte della bassa nobiltà e guerrieri a cavallo. Tuttavia potevano fare carriera salendo ai ranghi dell'alta nobiltà, rilevano terre e diventando proprietari terrieri.

Nel corso di tutto il Medioevo, il ruolo del cavaliere è rimasto pressoché  lo stesso. Tra il 1000 e il 1300 ha origine l'immagine del Cavaliere che tutt'oggi conosciamo. Inoltre è proprio in questo periodo che si hanno testimonianze scritte sul processo per diventare un cavaliere.

Il ruolo del Cavaliere era originariamente quello di guerriero professionista. Analizzando l'origine della parola in francese "chevalier" e nello spagnolo "caballero, parole che fanno risalire al latino ''caballus'', ossia cavallo. Distinto è il significato in inglese ''knight'' ("cniht" in inglese antico), avente radici dal germanico è imparentato on l'olandese e il tedesco "knecht'', parole che significano "servo"

 I Cavalieri dell'Alto Medioevo e del Medioevo

Il sogno del Cavaliere


Nel corso dell'Alto Medioevo: dal 500 d.c all'anno 1000, i cavalieri erano visti come uomini rozzi e violenti. In cambio del Servizio Militare gli erano consentito di saccheggiare i villaggi dove combattevano. Presto diventano il terrore di molti villaggi, violentando e bruciando a loro piacimento

Solo nell'XI secolo con la conquista normanna dell'Inghilterra nel 1066, la figura del Cavaliere inizia ad assumere la forma che viene raccontata in molti libri: un guerriero a cavallo con corazza di nobili origini.

Sempre in questo periodo nacque la famosa cavalleria: ossia un vero codice etico di comportamento a cui  aderivano i cavalieri medievali. Gli elementi più comuni in tutte le compagini erano: la lealtà, il coraggio in battaglia e compattezza con i compagni di avventura.

Nel corso del tempo vennero alla luce anche altri valori: generosità verso i poveri e la misericordia per i nemici sconfitti. Questi erano dei principi che andavano di pari passo con l'etica cristiana e nella letteratura romantica.

Nell'Altomedievale, i cavalieri potevano provenire anche da altre realtà distinte dalla nobiltà. Finché un guerriero riusciva a sostenere il costo del suo cavallo e delle sue armi poteva ambire al cavalierato. Sul finire dello stesso alto medioevo,  nobiltà e cavalierato si fusero gradualmente.

 Pertanto tutte le altre classi sociali non potevano più ambire a questa professione. Perciò diventare Cavaliere diventò una questione ereditaria è solo maschile. Eppure si dice che i Cavalieri Templari e i Cavalieri Ospitalieri , i due principali ordini militari durante le Crociate, avessero suore guerriere nei loro ranghi.

Addestramento al cavalierato

L'Iter per diventare Cavaliere iniziava molto presto a 7 anni. Il bambino scelto veniva preso in affidamento da una moglie di un cavaliere.  che giurava fedeltà. Di solito erano imparentati con il padre del bambino. Il ragazzo avrebbe servito come paggio nella casa del suo signore. Avrebbero prestato  servizio come assistente degli scudieri e poi istruito in vari aspetti della cavalleria.

Ovviamente l'idoneità fisica era fondamentale, come lo era la cura di un cavallo e riuscire nell'addestramento e al combattimento. Oltre a questo i paggi venivano anche istruiti nella falconeria, nella caccia, nella danza e nella musica, attività che si addicevano a un nobile. Dovevano studiare la religione e gli venivano insegnate la lettura, la scrittura e aritmetica. Insomma diventare un cavaliere non voleva dire esse solo guerriero, ma anche uomini colti dell'alta società.

L'addestramento di un paggio era continuativo fino all'età di 14 anni. A questo punto era considerato un ragazzo è promosso come scudiero durante una cerimonia religiosa.  Un vescovo o un prete dava una spada consacrata al nuovo scudiero, che poi giurava di usarla per scopi onorevoli o per la difesa della fede.

L'addestramento di uno scudiero poneva le basi per diventare un ottimo cavaliere. Questo addestramento includeva la pratica del combattimento con armi vere, equitazione e abilità che potevano tornare utili durante l'assedio di un altro castello, tra cui arrampicata, nuoto e atletica.  Inoltre, uno scudiero doveva imparare il codice della cavalleria, così come le regole dell'araldica.

LO SCUDIERO

La parola "scudiero" deriva dal francese antico "esquier" e significa letteralmente "portatore di scudi". In effetti, uno dei compiti dello scudiero medievale era quello di mantenere le armi e le armature del suo signore e di assicurarsi che fossero in buono stato. 

Altri compiti svolti dagli scudieri legati al combattimento includevano la cura dei cavalli, l'assistenza al suo signore quando indossava l'armatura e l'accompagnamento del suo signore sul campo di battaglia in tempo di guerra.

C'erano molti compiti nella casa di un signore che gli scudieri potevano svolgere. Come accennato in precedenza, uno dei compiti dello scudiero era la cura delle armi e delle armature del suo signore. 

Un lavoro importante, poiché l'equipaggiamento di un cavaliere era costoso ed era necessaria un'adeguata manutenzione in modo che potesse essere utilizzato in modo efficiente sul campo di battaglia. Elemento fondamentale per essere un cavaliere!

Inoltre lo scudiero poteva aiutare anche in faccende domestiche, ad esempio: gestire la cantina, tagliare la carne ai pasti, servire ai tavoli durante i banchetti, assistere un signore durante le feste e altre cerimonie e occuparsi delle stanze del castello .

 Uno scudiero era tale per 7 anni dai 14 anni fino ai 21, non era detto che dopo diventava cavaliere, perché doveva acquisire la propria armatura e le proprie armi

Capitava che il suo signore poteva donare l'equipaggiamento al suo scudiero, vinto in un torneo. Ma c'era anche la possibilità che queste armi potevano essere acquistate da famosi armaioli tedeschi e italiani, a prezzi di seconda mano.

La cerimonia del cavalierato

La cerimonia del cavalierato si svolgeva solitamente durante una delle grandi feste, per esempio a Natale o Pasqua o in altre occasioni speciali, come il matrimonio di un nobile o di un monarca. Il cavalierato può essere conferito a uno scudiero da un re, da nobili, dal clero o persino dal padre dello scudiero (se fosse lui stesso un cavaliere).

Alla vigilia della cerimonia, lo scudiero faceva un bagno rituale e indossava un abito bianco, simbolo di purezza. Poi indossava una veste rossa, simbolo nobiltà. L'abbigliamento dello scudiero era completato da un paio di scarpe nere, che simboleggiavano la morte. Il resto della notte era dedicata alla preghiera  nella cappella del castello o in una chiesa.

La parte finale di questa solenne cerimonia era il doppiaggio, al termine del quale lo scudiero diventava ufficialmente cavaliere. Il doppiaggio poteva essere condotto da un cavaliere, da un nobile di rango superiore o anche da un re. 

Il cavaliere/signore che conduceva la cerimonia presentava allo scudiero la spada e lo scudo, dopodiché lo toccava sulla spalla con il palmo della mano o il lato di una spada, dicendo "Ti nomino Sir Knight". Il nuovo cavaliere era quindi vestito con la sua armatura, aveva la spada cinta e gli venivano dati gli speroni. 

Una volta terminata la cerimonia ufficiale, avevano inizio i festeggiamenti., con danze, musica e succulenti cibi. Il cavaliere poteva beneficiare di numerosi diritti: possedere terre, di sedere a tavola con altri nobili e re ai banchetti. Era il diritto del cavaliere di possedere la terra che costituiva la base del feudalesimo medievale

Un signore concedeva un feudo a un cavaliere in cambio del suo servizio militare (normalmente un pezzo di terra assieme ai contadini) .Il cavaliere infeudato (noto anche come vassallo) serviva il suo signore per un periodo di tempo (normalmente 40 giorni all'anno) e poteva diventare lui stesso un signore infeudando di altri cavalieri.

Dopo il XIII secolo la figura del Cavaliere ebbe sempre meno rilevanza, poiché con l'espansione dell'economia monetaria in Europa, venivano commissionati dei mercenari per combattere le guerre.



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