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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

L'Oubliette: le Segrete Medievali per una Morte Orrenda

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"Nel profondo cuore del castello, oltre le sale sontuose e i corridoi illuminati da torce, giace un segreto oscuro e tenebroso. Un segreto celato agli occhi del mondo, dove la luce del sole non osa penetrare e il suono del mondo esterno è soffocato dal silenzio eterno. Qui, nelle profondità sotterranee, si cela l'Oubliette. Nessuno osa pronunciare quel nome , poiché nel cuore dell'oscurità, il tempo si è fermato e la morte è una delle cose meno peggiori. E mentre il mondo continua a esistere, nell'Oubliette il tempo è sospeso, e ogni respiro è un eterno supplizio, un lento declino nell'abisso dell'oblio." L'Oubliette è una forma particolare di prigione o segreta che ha origine nel medioevo, particolarmente comune nelle fortezze e nei castelli europei. Il termine "oubliette" deriva dal francese antico "oublier", che significa "dimenticare", e questo riflette il suo scopo principale: una volta imprigionati in un'oubliett...

5 Sovrani Medievali Davvero Malvagi

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La Storia ha sempre avuto Personaggi di una cattiveria e brutalità fuori dall'ordinario, così anche nell lungo periodo che ha contraddistinto il Medioevo possiamo trovare dei Sovrani Malvagi e avidi di potere, tanto da aver commesso delle assurde atrocità. 1) Andronico I Comneno 00: 31  Imperatore bizantino nel XII secolo, è stato descritto come un sovrano estremamente crudele e sanguinario. Durante il suo regno, ha condotto una serie di brutali persecuzioni contro i suoi avversari politici e i sudditi ribelli. È particolarmente noto per il Massacro dei Latini del 1182, durante il quale decine di migliaia di mercanti e cittadini latini ( principalmente veneziani e genovesi ) furono massacrati a Costantinopoli.  Questo episodio è stato uno dei capitoli più oscuri nella storia dell'Impero Bizantino e ha contribuito a creare una percezione di Andronico I Comneno come un sovrano malvagio e spietato. 2)  Pietro I di Castiglia 1:25 Noto anche come Pietro il Crudele , è stato un...

Come veniva sconfitto un Cavaliere Corazzato nel Medioevo?

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  Nel Medioevo, i cavalieri con le armature erano una forza formidabile sul campo di battaglia, ma ciò non significa che fossero invincibili. Esistevano diverse tecniche per sconfiggere un cavaliere corazzato, anche se un soldato non disponeva di un'armatura. Una delle tecniche più comuni era quella di mirare alle giunture dell'armatura, ovvero i punti in cui le varie parti dell'armatura si collegavano tra loro. Le giunture erano spesso meno protette rispetto ad altre parti dell'armatura, e un colpo ben assestato poteva causare gravi danni al cavaliere.  Inoltre, i soldati potevano utilizzare armi come le mazze ferrate o le asce per colpire ripetutamente lo stesso punto dell'armatura, fino a che non si rompeva o si indeboliva. Se un avversario riusciva a individuare e mirare a eventuali punti deboli nella corazza del cavaliere, come le giunture o le fessure, poteva penetrare la difesa e infliggere ferite mortali. Un'altra tecnica era quella di disarcionare il c...

Sopravvivere alla vita da schiavo nel Medioevo

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 Nel Medioevo, gli schiavi erano individui privi di libertà personale e legalmente considerati proprietà di un padrone. Questo periodo storico è caratterizzato da un sistema sociale rigidamente stratificato, in cui il lavoro degli schiavi giocava un ruolo significativo nell'economia. Gli schiavi nel Medioevo potevano provenire da diverse fonti. Alcuni erano prigionieri di guerra catturati durante conflitti militari. Altri diventavano schiavi a causa di debiti insoluti o venivano venduti dai genitori a causa della povertà estrema. C'erano anche schiavi nati da genitori schiavi, che ereditavano lo status dei loro genitori. La vita degli schiavi nel Medioevo era estremamente dura e priva di libertà. Erano considerati proprietà dei loro padroni e non avevano alcun diritto legale. La loro condizione dipendeva largamente dal trattamento del padrone: alcuni padroni potevano essere crudeli e brutali, mentre altri potevano essere più benigni. Gli schiavi svolgevano una vasta gamma di ...

Bulf Berserker: il Vichingo che fermò da Solo gli inglesi a Stamford Bridge

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Nel freddo mattino del 25 settembre 1066, sulle rive del fiume Derwent, mentre il vento gelido sussurrava tra le foglie e il suono delle spade sguainate riecheggiava nell'aria, le menti degli uomini erano rivolte alla gloria e alla morte.  Era l'alba di una giornata destinata a cambiare il corso della storia, dove il destino dell'Inghilterra pendeva su un filo sottile, tra la speranza della vittoria e il timore della sconfitta.  Oltre l'orizzonte, le navi norvegesi si addentravano nelle acque costiere, portando con sé un esercito di guerrieri determinati, desiderosi di reclamare il trono d'Inghilterra a qualsiasi costo. Nel mezzo di questo tumulto di emozioni e di battaglia imminente, le sorti di regni e di uomini si intrecciavano, mentre il destino preparava il palcoscenico per uno spettacolo di coraggio, sacrificio e trionfo. E così, con il sole che sorgeva all'orizzonte, la Battaglia di Stamford Bridge cominciò. La Battaglia di Stamford Bridge è un evento ch...

Guaritrici erboriste nel Medioevo: come curavano con le erbe e quali erano i rischi"

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Il bosco era buio e fitto, con alberi contorti che si allungavano verso il cielo. L'aria era densa del profumo di terra umida, e una leggera nebbia avvolgeva il terreno, oscurando il sentiero davanti. In mezzo a questo paesaggio sinistro, si muoveva una figura, era una donna, vestita di una semplice tunica marrone, con un cesto appeso al braccio. I suoi occhi azzurri, controllavano nel sottobosco delle piante ed erbe curative. Ella era una guaritrice, una delle poche che ancora conosceva gli antichi metodi di utilizzo delle erbe e delle piante per curare i malati. In un'epoca in cui la malattia e l'infortunio erano fin troppo comuni, le sue abilità erano molto richieste. Attraverso il fitto della vegetazione, la guaritrice si addentra in un'area segreta del bosco, dove si dice che le piante abbiano poteri particolari. Tra gli alberi, la luce assume una sfumatura verde smeraldo, creando un'aura mistica che avvolge la scena. In questo ambiente incantato, si china per ...

I duelli Nel Medioevo: Una questione d'onore

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 Lord Edmund de Montfort (con sguardo severo) Sir W illiam Fitzroy , ho sentito parole sprezzanti uscire dalla tua bocca. Un insulto al mio onore e alla mia famiglia. Non posso permettere che questo affronto rimanga impunito. Sir William Fitzroy: (non abbassando lo sguardo ) le tue parole non sono da meno. Se credi che la tua famiglia sia stata offesa, io credo altrettanto di aver subito un'ingiustizia.   Lord Edmund de Montfort (stringendo il pugno) La questione del nostro onore va oltre le parole. Solo un duello potrà lavare via questa macchia e ristabilire la giusta gerarchia sociale. Sir William Fitzroy: (con un sospiro) Lord Edmund de Montfort , capisco la tua posizione, ma dobbiamo considerare le conseguenze di un tale atto. Un duello potrebbe portare a gravi conseguenze, persino alla morte.  Lord Edmund de Montfort La morte è un prezzo che sono disposto a pagare per il mio onore. Scegli l'arma e il luogo. Domani, all'alba, risolveremo questa questione. Si...

La donna nel Medioevo

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  Nel cuore del Medioevo , in un'epoca dominata da tradizioni e gerarchie, la figura femminile, troppo spesso aveva un ruolo marginale. Eppure, molte di loro hanno lottato per tracciare un proprio percorso, navigando tra le intricanti sfide di una società che, in molti modi, cercava di frenare il loro potenziale. Nel nostro piccolo, come sempre proveremo a dar voce a questa narrazione, cercando di ridefinire il concetto di femminilità nella storia, è soprattutto nel Medioevo. Il ruolo delle donne nel Medioevo variava significativamente in base alla loro classe sociale, posizione geografica e periodo specifico. Tuttavia, in generale, le donne avevano un ruolo subordinato rispetto agli uomini ed erano spesso limitate da norme culturali e sociali dell'epoca. Nelle famiglie nobili spesso mantenevano posizioni legati alla gestione delle proprietà e delle terre quando i loro mariti erano assenti, ma ad ogni modo il potere decisionale era generalmente detenuto dagli uomini. Il matrim...

Ombre del Medioevo: Saccheggi e Terrore in un Villaggio

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Prima il silenzio, poi ecco udire le urla dei saccheggiatori arrivare per tutto il villaggio, le persone, specialmente quelle più inermi cercano di scappare dinanzi a così tanto odio e violenza mai vista. Nessuno era però risparmiato, neanche la luce del sole!   I saccheggi dei villaggi nel Medioevo erano eventi estremamente drammatici e spesso brutali. Durante questo periodo, l'Europa fu afflitta da frequenti invasioni, guerre e conflitti locali  Un esercito o un gruppo di predoni si avvicinava al villaggio. Ciò poteva accadere a seguito di una guerra, di una rivalità feudale o di incursioni da parte di bande di predoni.  A seconda delle circostanze, il villaggio poteva essere sottoposto a un assedio o essere attaccato improvvisamente. Gli assedianti potevano circondare il villaggio, tagliare l'approvvigionamento di cibo e aspettare la resa, oppure potevano optare per un attacco repentino.  Una volta che l'assedio era riuscito o l'attacco era in corso, i predon...

Salimbene de Adam e la sua 'Cronica': Un Patrimonio Medievale

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In un tempo forse oscuro dove i dogmi della chiesa imponevano il silenzio, un frate francescano sconvolgeva gli stessi nobili con il suo astuto parlare e per la sua opera detta la Cronica.  Salimbene de Adam è stato un monaco francescano e cronista italiano del XIII secolo. È noto soprattutto per la sua cronaca intitolata "Cronica", una delle più importanti fonti storiche del Medioevo. Salimbene nacque intorno al 1221 a Parma, Italia, in una famiglia nobiliare. Entrò nell'ordine francescano all'età di 17 anni, nel 1238, contro la volontà del padre Guido de Adam . Trascorse gran parte della sua vita in monasteri francescani in Italia.  La sua opera più importante è la "Cronica", una narrazione storica che copre il periodo dal 1167 al 1287. La cronaca di Salimbene è un resoconto dettagliato degli avvenimenti del suo tempo, ma è anche un'opera ricca di aneddoti, racconti di vita quotidiana, e riflessioni personali.  Offre un'ampia visione della società,...

Quali erano gli Animali comuni nelle città Medievali?

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Attraverso le strade di un antico villaggio medievale  un alone di nebbia echeggia sovrana, da lontano si sentono dei passi, ma sembrano quelli di qualche animale affamato, forse di un lupo. Le poche persone nelle vie sono preoccupati per non essere attaccati da questo animale che per molti è il Diavolo stesso. Intanto un cane accanto a una casa con un recinto di legno che ospita dei maiali, e accanto un pollaio, abbaia minaccioso. Questa potrebbe essere stata una delle tanti scene che quotidianamente esistevano in una realtà come un villaggio medievale. Ed ecco, tra l'altro un falco volare  in alto sopra il mercato,  poi tornare al polso di un falconiere. Nelle città medievali, la presenza di animali era comune e variava a seconda della regione e delle condizioni locali.  Ad esempio i cani erano diffusi nelle città medievali e spesso vivevano per strada. Venivano tenuti come animali domestici, ma anche utilizzati per la caccia, la guardia e per scacciare i roditori....